Il nostro animo da gestire
Esercizi interiori al tempo del Coronavirus (quarto esercizio)
Il disagio che stiamo vivendo a causa della quarantena è di tipo interiore. A questo proposito, il gesuita Anthony De Mello afferma che «nessun evento al mondo ha il potere di rendervi infelici. Nessun evento al mondo ha il potere di turbarvi o fare del male. Nessun evento, nessuna condizione, nessuna situazione, nessuna persona». Non è la realtà a essere problematica, bensì il modo in cui reagiamo alle situazioni.
Per comprendere tale visione bisogna chiarire che le abitudini della nostra vita quotidiana sono espressione di un certo modo di essere. Ciò che desideriamo, che vogliamo, e ciò che ritroviamo nell’ambiente circostante, forma il nostro animo. Esso è la sede e il principio degli affetti, delle facoltà intellettive e della volontà.
Il nostro animo è adesso fortemente turbato. Oltre ai timori per il futuro, l’ambiente circostante non è lo stesso di prima: tanti luoghi ci vengono preclusi. Di conseguenza, gli affetti e la volontà non si possono esprimere nel modo consueto. Ci sentiamo come persone ammalate, costretti a stare a casa, ma con una differenza importante: stiamo bene e abbiamo un animo a pieno regime.
Se vogliamo paragonarlo a una camera, possiamo immaginare il suo arredo sconvolto dopo un forte colpo di vento entrato dalla finestra. Occorre allora mettere a posto questa camera, affinché il disagio interiore che si prova sia superato grazie a un rimodellamento della nostra Interiorità che deve adattarsi al nuovo contesto di vita. Tuttavia, tale operazione non si può fare in una volta. Immaginate, dopo la tempesta, di ritornare nella vostra camera e vedere tutto sotto sopra. Sicuramente preferireste occuparne un’altra pur di non rimboccarvi le maniche. Il mio invito è allora di diluire tale opera nel tempo (quattro giorni).
Per oggi ti invito soltanto a prendere consapevolezza di quali siano quelle realtà che creano maggiori disagi nel tuo animo e di metterle nel Cuore di Gesù, sede per eccellenza dell'amore che non si esaurisce mai. Consiglio di prendere un'immagine del Cuore di Gesù e di offrire al Signore le realtà che creano disagio.